“Un installatore, cliente Asita, che ha recentemente acquistato una termocamera mod. D384M si trovava in un cantiere per conto del suo principale cliente. Mentre stava mondando un interruttore riceve la chiamata del titolare dell’impresa committente, disperato, perché in un’importante struttura alberghiera di sua proprietà c’era una notevole infiltrazione di umidità nel soffitto di alcune camere. Per non annullare le prenotazioni già acquisite aveva bisogno di capirne subito l’origine.
Visto il rapporto di fiducia e di amicizia con l’installatore, il titolare ha chiesto aiuto a lui (anche se non si trattava di un problema relativo all’impiantistica elettrica!).
L’installatore si è quindi recato sul posto con la termocamera nuova, che aveva acquistato per effettuare analisi termografiche sui quadri elettrici, ed ha iniziato ad esaminare i soffitti e le pareti sulle quali c’erano evidenti segni di umidità ma il risultato iniziale è stato deludente: non vedeva nulla.
Ricordando che, nel corso introduttivo, gli era stato detto che la termocamera serve per individuare differenze di temperatura, ha avuto la brillante idea di verificare eventuali perdite sugli scarichi dei bagni al piano superiore facendo circolare in essi acqua calda.
Ha aperto i rubinetti dell’acqua calda e, dopo poco tempo ha potuto iniziare a “tracciare” le tubazioni sotto al pavimento. Grazie alla definizione della termocamera e ad al sistema di lenti con messa a fuoco manuale è riuscito a “vedere” una chiazza a temperatura leggermente maggiore del resto del pavimento attorno ad una curvatura dei tubi di scarico.
Ha segnato il punto in cui ha “visto” la chiazza ed il muratore, rompendo il pavimento ha trovato, proprio in quel punto, una crepa nei tubi di scarico.
…i mille usi della termocamera!E’ importante averne una in cantiere!”